di Peter Luisi - Svizzera 2014 - 94' - vo. svizzero tedesco, st. it
Sabine è una casalinga abbandonata dal marito che si sente sola nel periodo natalizio. Il destino vuole che incontri un eterogeneo gruppo di rifugiati, che vive in un centro d’accoglienza nell’attesa del responso delle autorità. La donna propone loro di mettere in scena per la sera di capodanno la storia del Guglielmo Tell, con tutto il corollario di conseguenze.
Sinossi
Sabine è una donna di mezza età. È sola, perché il marito l’ha lasciata, i figli sono adulti, non ha amici veri e non ha un lavoro, se non quello di casalinga. Si occupa però, a livello amatoriale, di sostenere psicologicamente persone in difficoltà. A questo scopo Sabine utilizza la recitazione, che permette alle persone coinvolte di esprimere le emozioni e i sentimenti e dominare le proprie angosce. In modo del tutto casuale, Sabine viene a sapere che un gruppo di rifugiati, ospitati in una capanna alpina a St. Moritz, ha bisogno di un animatore per un breve periodo. Il gruppo di rifugiati è costituito da persone di etnie diverse, con famiglie divise, tutti in attesa di un permesso di residenza o di ricongiungimento familiare che si fa attendere.
Con qualche fatica, Sabine ottiene l’incarico. Per cominciare, propone ai suoi allievi di mettere in scena la storia di Guglielmo Tell, eroe nazionale svizzero, simbolo dell’indipendenza e della ribellione al potere arrogante di Gessler? Il suo progetto si scontra con difficoltà di ogni genere, dovuti in parte alle leggi, in parte all’ostilità degli abitanti del paese verso i migranti e in parte alle difficoltà linguistiche degli attori. Però, pian piano, il progetto evolve e cattura l’interesse degli improvvisati attori. Solo all’ultimo momento lo spettatore saprà se la rappresentazione si terrà o meno, e solo all’ultimo momento conoscerà il destino di alcuni dei migranti.
Spunti didattici: domande e spunti per la scrittura
- Le due foto di gruppo ti permettono di identificare molti dei personaggi: Punishment, Remzi, Akim, Shirin, Mani, Bahar, Wangchen. Racconta ciò che hai capito sul loro carattere, sul loro passato e sulla loro condizione presente. Parla anche di altri personaggi che ricordi, anche se non figurano nell’elenco dei nomi.
- L’uomo vicino a Sabine è Helmut. Che ruolo ha nel film?
- Secondo te, perché la proposta di Sabine suscita tanto scetticismo fra le sue amiche? E perché il direttore del centro d’accoglienza la rifiuta? Qual è la tua opinione sul loro atteggiamento?
- L’intervista di Sabine alla TV è andata malissimo. Perché?
- Ricorda la scena in cui Punishment entra gioioso nel teatro durante le prove perché dice di aver trovato una ragazza. Come è la vita che Punishment sta sognando ad occhi aperti?
- Qui di seguito sono riportate alcune battute pronunciate da Guglielmo Tell e da Baumgarten, il contadino in fuga. In qualche modo, le battute riportate sotto rispecchiano la situazione reale dei personaggi del film?
- “I soldati del governo mi inseguono. Sono un uomo morto, se mi prendono. Pietà!”
- “Devo quindi cadere nelle mani dei miei nemici pur essendo vicino alla salvezza?
Ecco la barca che mi potrebbe traghettare e sono qui, abbandonato e disperato.”
- Come si conclude il film? Si tratta del classico “lieto fine”?
Approfondimento 1
Il film mette in scena, con lo stile della commedia, il tema dei richiedenti d’asilo. Si tratta, in questo momento storico, di una problematica di stretta attualità, che ha risvolti drammatici e suscita molte emozioni contrastanti nella popolazione. Quest’opera cinematografica, che nel 2014 si è aggiudicata il premio della Giuria del pubblico al Festival del cinema di Locarno, fornisce lo spunto per far conoscere ai giovani il problema del fenomeno migratorio e per cominciare a fare chiarezza in questa intricata tematica, partendo, prima di tutto, da una corretta ricerca di informazioni fondata su dati attendibili. È altrettanto importante sapere che cosa dicono le leggi svizzere in materia d’asilo.
Qui di seguito sono presentate alcune fonti di informazione utili a questo scopo e abbastanza accessibili, considerando la giovane età degli spettatori.
In ogni caso, per capire meglio le cause del fenomeno dei migranti, è fondamentale sapere, a grandi linee, da quali nazioni essi provengono e quali sono i problemi specifici del Paese dal quale stanno fuggendo. (Gli allievi devono sapere che dal 1948 esiste una Dichiarazione Universale dei Diritti Umani). Le domande seguenti sono pensate per mettere un po’ di ordine nella massa di informazione che ci bombardano quotidianamente.
DOMANDE-GUIDA PER UNA POSSIBILE RICERCA DI BASE SULL’ARGOMENTO
- Che differenza c’è tra migrante, profugo, rifugiato?
- Che cos’è il regolamento di Dublino?
- Quali e quanti sono i centri di accoglienza in Ticino?
- Quanto rimane, in media, un irregolare nel nostro Paese?
- Quanto tempo è necessario per esaminare ogni caso?
- Come occupano le giornate i migranti accolti nei centri di accoglienza?
- Qual è il peso dei migranti sulla criminalità?
- Qual è il contributo dei migranti all’economia del nostro Paese?
- Spiega la posizione della cancelliera tedesca Angela Merkel sulla problematica dei migranti che chiedono di entrare in Germania.
- Qual è la posizione di Papa Francesco sull’emergenza migranti?
Una parte delle domande precedenti è un adattamento di un articolo di Repubbica del 1 sett 2015, citato qui di seguito:
Emergenza migranti: 40 cose da sapere - Repubblica.it
Approfondimento 2: proposte di testi
TESTO A: Dipartimento delle istituzioni
Dipartimento delle istituzioni
Sezione della popolazione
www.ti.ch/popolazione
Asilo
Una tradizione umanitaria e definizione di rifugiato
Sono rifugiati gli stranieri che, nel paese d'origine o di ultima residenza, sono esposti a seri pericoli per ragioni di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, oppure che hanno fondati timori di essere esposti a simili pericoli. Sono pericoli seri quelli a danno della vita, dell'integrità corporale o della libertà, nonché i provvedimenti presi per esercitare una pressione psicologica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga delle donne, specifici della loro condizione. (Secondo l'articolo 3 della legge sull'asilo)
Diritto in materia d'asilo
Lo sgomento causato dalle atrocità della Seconda guerra mondiale ha indotto la comunità internazionale, nel 1951, a concludere in Svizzera la Convenzione di Ginevra sui rifugiati, tesa a meglio proteggere persone e gruppi di persone da oppressione politica, persecuzione, violenza e razzismo.
La procedura d’asilo
La Segreteria di Stato della migrazione esamina in modo individuale e circostanziato ogni domanda d’asilo. Non vi è entrata nel merito se la domanda è evidentemente abusiva. Per le altre domande occorre esaminare se i motivi d'asilo sono credibili e - in caso di affermativa - se il richiedente ha la qualità di rifugiato giusta la legge sull'asilo. I richiedenti l'asilo la cui domanda è stata respinta ma che non possono rientrare al Paese d'origine beneficiano dell'ammissione provvisoria. In tal senso sono determinanti i tre motivi seguenti: l'esecuzione dell'allontanamento non è ammissibile (minaccia concreta per lo straniero: violazioni della Convenzione europea dei diritti dell'uomo), non è esigibile (p.es. a causa della guerra o di un caso di rigore personale grave) o è impossibile (al momento dell'allontanamento, motivi tecnici impediscono l'esecuzione del viaggio).
Assistenza nel settore dell'asilo
I richiedenti l'asilo, le persone ammesse provvisoriamente, quelle bisognose di protezione e i rifugiati riconosciuti indigenti sono sostenuti dall'assistenza pubblica (assistenza sociale) . Ricevono un importo che consente loro un tenore di vita al minimo d'esistenza (sociale) e sono assicurati contro malattie.
Persone ricadenti sotto la legislazione sull'asilo
Queste persone sono quelle che ottengono un'autorizzazione N (richiedente l'asilo), F (persona straniera ammessa provvisoriamente) o S (persone bisognose di protezione).
Inoltre, per quanto attiene alla procedura di asilo, possono esservi compresi gli stranieri rifugiati riconosciuti: questi ottengono di regola un permesso B o C ma, per quanto attiene ai motivi del soggiorno (ovvero la tutela da persecuzioni estere) sono legate alla legislazione sull'asilo.
TESTO B: swissinfo.ch
Il sito indicato qui di seguito presenta alcuni grafici interattivi, uno dei quali è molto utile perché mostra quante sono le domande d’asilo presentate annualmente dal 1986 fino al 2014. Il grafico mostra in parallelo la distribuzione dei profughi nei diversi paesi dell’UE e in Svizzera. Dal grafico risultano evidenti i picchi nel numero di rifugiati arrivati in Svizzera in concomitanza con la guerra nell’ex Jugoslavia, nel Kosovo e in Siria.
Sei grafici per comprendere meglio la crisi migratoria
14 set 2015 - Quali sono i paesi più toccati dall'afflusso di migranti e rifugiati?
E che impatto avrebbe l'introduzione di quote? La risposta in una serie di ...
TESTO C: testo espositivo
L’articolo che segue è un esempio di testo espositivo. Il suo scopo è quello di fare il punto sulla situazione mettendo a disposizione del lettore dati aggiornati, ma non quello di fornire opinioni. Non mette in discussione il diritto all’asilo.
BERNA 20/07/2015 - 16:50
80 asilanti al giorno chiedono di entrare in Svizzera
Da aprile a giugno le richieste d'asilo sono aumentate di 2000 unità con un incremento di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo del 2014.
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Archivio Tipress
BERNA - Nel secondo trimestre la Svizzera ha registrato 7384 domande d'asilo: 2000 in più (37,4%) rispetto allo stesso periodo del 2014, e 2895 in più (64,5%) rispetto al primo trimestre. In confronto all'Europa, l'aumento è però moderato.
La crescita del secondo trimestre - sottolinea un comunicato odierno della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) - è dovuta in primo luogo al maggior numero di richiedenti l'asilo eritrei giunti sulle coste dell'Italia meridionale. La stagione più clemente e il perdurare delle crisi nei Paesi di origine e di transito hanno spinto più migranti alla traversata del Mediterraneo centrale verso l'Europa. La SEM prevede che, come gli scorsi anni, le richieste di asilo caleranno in autunno, per situarsi a fine anno entro le previsioni.
I principali Stati di provenienza dei richiedenti l'asilo sono stati l'Eritrea (3238 domande), la Somalia (455), lo Sri Lanka (405) e la Siria (390). Rispetto al primo trimestre i richiedenti eritrei sono aumentati di 2676 unità, i somali di 264. Lieve calo invece in provenienza dallo Sri Lanka (-30) e cifre stabili per la Siria (-1).
Nel solo mese di giugno è stata inoltrata oltre la metà (51,5%) di tutte le richieste del secondo trimestre: 3805, con un incremento di 1602 (+72,7%) in più rispetto a maggio.
Nella prima metà dell'anno si sono avute 11'873 domande d'asilo, 1595 in più (+16%) rispetto ai primi sei mesi del 2014. La SEM prevede che nel 2015 il totale delle richieste sarà attorno alle 29'000 (margine di errore +/- 2500).
Da gennaio a maggio gli Stati dell'UE e dell'AELS hanno registrato circa 335'000 domande d'asilo, il 68% in più rispetto ad un anno prima. La quota della Svizzera rispetto a tutte le richieste presentate in Europa si è più che dimezzata dal 2012 ad oggi.
Tra aprile e giugno sono state liquidate in prima istanza 6764 domande d'asilo, l'8,6% in meno rispetto al trimestre precedente. Il numero di casi in giacenza in prima istanza si è attestato alla fine di giugno a quota 15'268 (+7,5%).
Nel periodo in rassegna 2074 stranieri hanno lasciato la Svizzera o sono rimpatriate, ossia il 10% in meno rispetto al primo trimestre. 604 persone sono state trasferite nello Stato europeo di prima accoglienza, in base agli accordi di Dublino.
Per fronteggiare il forte aumento dei richiedenti l'asilo, negli scorsi mesi Confederazione, Cantoni e Comuni hanno predisposto nuovi alloggi, riuscendo così ad accoglierli tutti "conformemente alle prescrizioni di legge e ripartirli rapidamente tra i Cantoni", sottolinea la SEM.
APPROFONDIMENTO 3: film sul tema
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Viaggio della speranza è un film svizzero di Xavier Koller che ha vinto l'Oscar al miglior film straniero.(1990) Il film narra la storia di una famiglia alevita con sette figli, che cerca di entrare illegalmente in Svizzera. I genitori, Haydar e Meryem, si mettono in viaggio con il figlio di sette anni Mehmet Ali, cercando di raggiungere una terra che conoscono unicamente dalle cartoline; l'idea è quella di iniziare a raggiungere il suolo elvetico, per poi far giungere successivamente gli altri sei figli.
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