Ivan Drago ha 10 anni e la passione di inventare giochi. In seguito alla vincita a un concorso indetto dalla sinistra e misteriosa Compagnia dei Giochi Profondi e all’inspiegabile scomparsa dei suoi genitori, Ivan dovrà fare i conti con il proprio passato, presente e futuro, ineluttabilmente collegati tra loro come in un tortuoso gioco dell’Oca, in un’avventura che cambierà per sempre la sua vita.

Sinossi

Ivan Drago è un ragazzino molto particolare: non ama giocare all'aperto con i compagni, gli piace invece chiudersi in camera e dare libero sfogo alla propria fantasia. Il papà, insistente, prova a prenderlo con sé ogni giorno e gli fa provare ogni tipo di sport, senza successo. Un giorno i genitori lo portano in un Luna Park: Ivan non ama le attrazioni ma se ne torna a casa con la pubblicità di un concorso che lo affascina moltissimo. La sfida è quella di inventare dei giochi da tavolo: il ragazzino passa tutto il suo tempo libero a crearne di nuovi, li spedisce e riesce a passare tutte le eliminatorie del concorso fino ad esserne nominato assoluto vincitore! Con sua delusione riceve come premio un semplice tatuaggio che si applica a un braccio. Cedendo alle insistenze di Ivan, il papà decide finalmente di raccontargli la storia del nonno, Nicholas Drago, che era un famoso creatore di giochi con cui il papà di Ivan non ha più contatti da dieci anni. I due decidono di partire per andare a far visita al nonno. Qualche giorno prima di partire la famiglia partecipa a una gara fra mongolfiere: lasciato Ivan a terra, il papà e la mamma partono, ma la mongolfiera finisce alla deriva e Ivan si ritrova solo e … orfano. Un giudice decide allora di sistemare il ragazzo in una scuola rinomata, la scuola Possum, situata in un palazzo grigio e tetro che sta sprofondando nel terreno. Nella nuova scuola c’è una disciplina ferrea. Ivan viene presentato ai suoi nuovi compagni, ma non è accolto bene. I compagni lo maltrattano e lo accusano di essersi disegnato da solo il tatuaggio sul braccio. Gli dicono che il tatuaggio è legato a un perfido personaggio che si chiama Morodian, Ivan non riesce però a sapere nulla di più su di lui. In suo aiuto la prima notte nella sua camera compare una bambina, Anunciacion, che vive nella scuola restando nascosta e invisibile a tutti. Grazie al suo appoggio Ivan riesce a leggere un messaggio televisivo inviatogli dal nonno, che gli comunica che lo sta cercando e si è già anche presentato a scuola, ma non ha potuto parlargli. Il nonno lo prega di raggiungerlo nel paese di Zyl, mitica città dei giochi. Ancora grazie all'aiuto dell’amica Anunciacion, Ivan riesce a procurarsi i piani architettonici della scuola e a fare in modo che essa sprofondi molto più velocemente del solito. Approfitta della confusione che ne nasce per finalmente fuggire. Arrivato a Zyl, il nonno lo accoglie con calore e gli racconta molte cose: tra le altre, che basterebbe un nuovo gioco per ridare vita al paese, capitale mondiale dei giochi da tavolo che da tempo ormai non ha più visitatori. Dopo tante insistenze, Ivan riesce finalmente a farsi raccontare la storia di Morodian: il nonno gli dice che per conoscerla è necessario tornare al passato e gli confessa di aver cresciuto Morodian assieme al papà di Ivan, perché il ragazzo aveva perso entrambi i genitori. Con il passare del tempo si era però accorto che Morodian creava dei giochi sempre più cupi e tristi: per questa ragione un giorno la comunità ha deciso di allontanarlo dal Zyl, ma l’uomo è ancora convinto che la sua partenza sia dovuta al nonno di Ivan. Perciò ha giurato di vendicarsi. Prima di andarsene ha rubato una tessera del puzzle gigante con rappresentata la sua casa: il disegno è lo stesso del tatuaggio sul braccio di Ivan! A questo punto il ragazzo capisce che tutto ciò che gli sta succedendo fa parte di un piano pilotato da Morodian. Per capire che fine hanno fatto i suoi genitori il ragazzo decide di partire per incontrare quest’uomo diabolico. Il nonno cerca in ogni modo di dissuaderlo, cosciente del fatto che incontrare il ragazzo è proprio ciò che vuole Morodian. Ivan parte comunque: riesce a incontrare l’uomo e proprio quando è sempre più coinvolto nelle sue perfide intenzioni ed è in grande difficoltà, ricompare Anunciacion…

Riuscirà Ivan a ritrovare i propri genitori?

E, soprattutto, riuscirà a liberarsi dal crudele piano in cui Morodian l’ha coinvolto?

Come gli dice suo nonno in un passaggio del film: 

“Il primo segreto per vincere è non perdere mai la speranza!”

Approfondimento

L’inventore di giochi è un film girato in una co-produzione tra Argentina Canada e l'Italia. Integralmente girato in Argentina nel corso di undici settimane durante la stagione invernale del 2013, è basato su un romanzo argentino. Diretto dal regista argentino Juan Pablo Buscarini, per l’80% vede lavorare talenti locali, ma il film è stato girato in inglese con attori per lo più stranieri per facilitarne la distribuzione.

"Questo intrattenimento di alta qualità segna un’impresa di successo in lingua inglese per il produttore e regista argentino di animazione Juan Pablo Buscarini." THE HOLLYWOOD REPORTER

"Una bella, intelligente e divertente pellicola, una celebrazione di fantasia e avventura".  TIEMPO ARGENTINO

"L'estetica del film è particolarmente ispirata, bella [...] C'è un grande rispetto per il pubblico e un enorme affetto per il genere." TIEMPO ARGENTINO

"L’INVENTORE DI GIOCHI è tra i film più audaci e affascinanti prodotti nel genere destinato a bambini e giovani adulti." EL LITORAL

"David Mazouz, già notato nella serie GOTHAM, trasmette in modo spontaneo l'intelligenza, la fragilità e il coraggio che definiscono il giovane protagonista." EL LITORAL

"David Mazouz porta il film sulle proprie spalle, sa come trasmettere vulnerabilità e forza ed è impossibile non accompagnarlo nel suo viaggio." A SALA LLENA

"Joseph Fiennes [...] incarna uno dei personaggi più pittoreschi della sua carriera." - A SALA LLENA

"Visivamente e tecnicamente impeccabile." LA GACETA

"Un film divertente, che cattura lo spettatore e non lo lascia fino alla dissolvenza finale di nero." 24 x SEGUNDO