Michel Fuzellier, Babak Payami - Italia/Francia 2015 - 92'
Iqbal, 10 anni, è sveglio e vivace, con un innato senso di giustizia. Un giorno scappa da casa in cerca di soldi per poter pagare le cure a suo fratello malato. Raggirato, finisce nelle mani di uno schiavista che lo costringe a lavorare nella sua fabbrica di tappeti insieme ad altri bambini. Con coraggio e intraprendenza Iqbal pianifica la fuga insieme ai suoi amici riconquistando l’infanzia e la libertà!
Introduzione
Tutti gli esseri umani hanno diritti. Il diritto di dire ciò che pensano, di parlare la propria lingua, di credere al proprio Dio, di non venire torturati e trattati in modo disumano. Questi e molti altri diritti sono stati discussi, approvati e messi per iscritto il 10 dicembre del 1948 durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, oggi nota come ONU...
... i bambini necessitano di una protezione e di diritti speciali, che l’Assemblea Generale dell’ONU ha raccolto nel 1959 nella Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo. Una Dichiarazione che indica la via da seguire, ma non la rende obbligatoria. Per questo motivo, nel 1979 la Polonia ha inoltrato un progetto di Convenzione. Una Convenzione ha un carattere vincolante, nel senso che ogni paese firmatario è obbligato a rispettare i diritti enunciati. Gli adulti hanno riflettuto a lungo tra il 1979 e il 1990 su quali necessità hanno i bambini e che cosa è importante per loro. Hanno discusso per molti anni perché dovevano pensare a tutti i bambini del mondo.
Il testo che ora puoi leggere anche tu è stato concluso nel 1990 e si chiama «Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia»1 (1 Il nome ufficiale della Convenzione è «Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo», ma qui si è preferito usare la più comune denominazione di «Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia).
Qui di seguito troverai l’articolo inerente i bambini e il lavoro:
Articolo 32 Bambini che lavorano
Ogni giorno trascorri molto tempo a scuola. I bambini di numerosi altri paesi trascorrono il loro tempo lavorando per aiutare la famiglia. Questi bambini non hanno tempo libero né per giocare né per imparare. La Convenzione vuole proteggere tutti i bambini dal lavoro minorile e dallo sfruttamento. Per proteggerli, i governi dei diversi paesi adottano leggi che sanciscono a partire da quale età possono lavorare i bambini, quante ore di lavoro sono permesse e quanto deve pagare un datore di lavoro. (Unicef.org)
... ed è proprio di sfruttamento di minori che tratta il film IQBAL, prendendo spunto da una storia vera, quella di Iqbal Masih vissuto in Pakistan e che a quattro anni è stato venduto dal proprio padre ad un mercante di tappeti che reclutava manodopera minorile (sfruttandola) per far produrre dai bambini e giovani i tappeti da vendere in Occidente.
Una storia vera dunque, con, nella realtà, un finale tragico, quello dell’assassinio di Iqbal nel 1995, quando aveva solo dodici anni, perché era riuscito, grazie al suo coraggio, a denunciare lo stato delle cose e a sollecitare organizzazioni conosciute in tutto il mondo perché qualcosa ogni giorno, potesse essere cambiato.
Sinossi
Questa storia, liberamente tratta dal romanzo di Francesco d’Adamo (il terzo romanzo per giovani adulti, scritto nel 1999), diretta da Michel Fuzellier (F) e Babak Payami (Iran) entrambi produttori e registi riconosciuti e premiati nei festival cinematografici più noti (Venezia, Berlino) narra, attraverso la tecnica dell’animazione, la vita di un bimbo che per salvare il fratello da una grave malattia, scappa da casa con la sua capretta e si imbatte in un uomo che lo rapirà e lo venderà a una coppia di mercanti di tappeti, presso i quali altri bimbi sono già stati fatti prigionieri e lavorano come schiavi ai telai, senza tregua e sotto la minaccia costante di essere rinchiusi in una cella sotterranea buia, senza cibo né acqua.
Iqbal si accorge della condizione irreversibile in cui si ritrova; non potrà mai risarcire colui che ha finto di comprare le medicine per il fratello e dovrà lavorare fino alla fine dei suoi giorni?
Sarà attraverso i suoi sogni che manterrà viva la speranza di tornare libero, speranza che riuscirà a concretizzare fuggendo aiutato dai bimbi che come lui erano stati fatti schiavi e facendo scoprire, alle autorità, da una parte la filiale che si occupava di intrattenere questo losco mercato di bimbi e dall’altra la realtà di corruzione all’interno dell’apparato della giustizia.
Approfondimento
Sono centinaia di migliaia i minori sfruttati e resi schiavi nel mondo: "Selon les estimations, 120 millions d’enfants de 5 à 14 ans travaillent dans le monde parce qu’ils doivent aider leurs familles à survivre. Le temps réservé à l’école est compté – s’il en reste… Le travail dont il s’agit ici n’est pas un simple coup de main aux travaux ménagers pour gagner un peu d’argent de poche. Les enfants dont il est question exécutent des travaux pénibles, souvent mauvais pour leur santé et sont fréquemment exploités. Et surtout, ils n’ont pas le temps d’aller à l’école. La pauvreté devient un véritable engrenage: comme les enfants savent à peine lire et écrire, ils ne trouvent pas d’emploi mieux rémunéré à l’âge adulte et ne peuvent pas non plus envoyer leurs propres enfants à l’école." (unicef.ch)
Di fronte a tanto orrore, il film Iqbal vuole rappresentare una goccia per alimentare la consapevolezza di ognuno nei confronti di questa realtà, portandoci a cambiare i comportamenti di tutti i giorni con l’obiettivo di aiutare i minori ad uscire dalle condizioni invivibili che caratterizzano la loro vita.
Spunti didattici
- il lavoro minorile/ne hai già sentito parlare?/dove è più frequente nel mondo?
- lista di oggetti che potrebbero essere stati confezionati da minori
- diritti dei bambini/diritti dell’uomo
- libertà/schiavitù
- povertà/ricchezza/diseguaglianza sociale/pregiudizio