di Roger Spottiswoode e Brando Quilici - Canada/Italia 2014 - 98’ 

Appassionante avventura nelle sconfinate e bellissime, ma anche ostili, terre dell’Artico Canadese. Il giovane ragazzo Luke sfida i pericolosi elementi naturali per riportare il cucciolo Nanuk a mamma orsa. Aiutato inizialmente nella difficile impresa da Muktuk, una guida inuit che conosce bene l’estremo Nord, si ritrova poi solo tra orsi polari, iceberg giganti e una violenta tempesta...

Sinossi

Luke vive con la mamma e la sorella in un villaggio ai margini del circolo polare artico. Una notte viene svegliato da dei rumori nell’autorimessa: un’orsa vi si è rifugiata. Le guardie la stanno cercando, la ritengono pericolosa per la comunità: la catturano e se la portano via. I rumori però sono rimasti… e Luke capisce che c’è ancora qualcuno nell’autorimessa: è un piccolo dell’orsa, che il ragazzo nasconde nella propria camera. Non sapendo che cosa fare Luke chiede aiuto a Muktuk, un amico di suo padre che era con lui il giorno in cui l’uomo è morto in circostanze mai chiarite. Muktuk gli dice che l’unica soluzione sarebbe quella di riportare il piccolo dalla mamma, che è stata liberata un centinaio di Km a nord del villaggio, ma che il viaggio è lungo e pericoloso. Luke decide comunque di partire. A causa del ghiaccio che si va rompendo, finisce però in mare e perde la motoslitta su cui viaggiava. Per fortuna Muktuk, che l’ha seguito, lo trova e lo porta ad un accampamento di balenieri inuit, portando con sé anche il piccolo orso. E’ lì che Luke e l’uomo decidono che l’orsetto si deve chiamare Nanuk, che in lingua inuit significa “orso vagabondo”. Appena il ragazzo si è ristabilito, i tre partono per tornare al villaggio, ma durante il tragitto una tempesta li sorprende e li separa. Luke e l’orsetto si ritrovano su di un pezzo di ghiaccio che sta andando alla deriva, l’adulto invece rientra in paese in cerca di aiuto. Il ragazzo riesce a tornare su un pezzo di terra e si accorge di essere vicino alla zona dove è stata liberata la madre del piccolo orso. Un secondo fronte della tempesta sta però arrivando: Luke è di nuovo in difficoltà, lancia un razzo luminoso che viene visto dai membri di una piattaforma di ricerca, che lo soccorrono e segnalano al villaggio di aver trovato il ragazzo. La mamma di Luke e Muktuk partono in elicottero per andarlo a prendere, ma arrivati al campo non lo trovano. Luke infatti si è deciso a partire di nuovo, dopo aver sentito che l’intenzione degli adulti del campo era quella di consegnare il piccolo orso ad uno zoo. Deciso a riportare il piccolo nel proprio ambiente, Luke è già lontano quando l’elicottero con la madre arriva alla piattaforma.

Riuscirà Luke a far ricongiungere il piccolo Nanuk con sua madre?

E, soprattutto, riuscirà a far luce sulle circostanze in cui è morto suo padre?

Approfondimento

L’idea originale è di Brando Quilici, documentarista e fotografo che ha lavorato per anni nell’artico per il National Geographic e Discovery Channel. Quilici ottiene dalla casa di produzione italiana Medusa Film un'opzione per un contratto di distribuzione del film: presenta il progetto al produttore statunitense Jake Eberts, premio Oscar per film quali Gandhi, Balla coi lupi e Momenti di Gloria. Con Jake Eberts vengono trovati i finanziatori internazionali necessari alla produzione. Ma nel settembre 2012 Jake Eberts, malato da tempo, viene a mancare, poco prima dell'inizio della produzione. Il film sarà dedicato alla sua memoria.

Come regista viene scelto il canadese Roger Spottiswoode, che ha diretto famosi film come Sulle tracce dell'assassino e Il domani non muore mai. Altra importante persona che contribuisce alla creazione del film è il cameraman specializzato in regioni polari Doug Allan (tre Emmy Awards per la serie Il pianeta vivente e Life in the freezer della BBC) ed è lui a realizzare le riprese più avventurose di madri e cuccioli di orsi nel loro habitat naturale, nelle isole Svalbard.

Il film viene interamente girato tra il Canada, nella regione di Manitoba e nella baia di Hudson per le scene di azione con gli attori e nelle Isole Svalbard, per cogliere riprese della vita degli orsi nel loro ambiente naturale.

A causa della sua rapida crescita fisica, il cucciolo di orso può girare per poco meno di un mese e mezzo, quindi tutta la produzione viene completata in 32 giorni. Per questo la ricerca delle location e la sceneggiatura sono state preparate da Quilici a partire dal novembre 2011, un anno e mezzo prima della realizzazione del film. Inoltre per meglio comprendere come realizzare il film vengono fatti sopralluoghi in tutte le zone in cui si sarebbe girato. Le riprese vengono curate da tre unità che lavorano in contemporanea: Roger Spottiswoode si occupa delle scene con dialoghi ed attori; un altro gruppo con Doug Allan realizza le riprese naturalistiche con madri e cuccioli in natura; Brando Quilici invece dirige la parte della storia nelle zone dell'Alto Artico con le controfigure e con gli orsi nel loro ambiente naturale.

Nel film Nanuk è interpretato dall'orsetto Pezoo, nato il 5 dicembre 2012 al Haichang Tianjin Polar Ocean World di Pechino da un'orsa adulta di nome Huan Huan. Fin dalla sua nascita un numeroso team di medici si è preso cura di lui. Per diventare il protagonista del film Il mio amico Nanuk, il cucciolo Pezoo ha dovuto ottenere molteplici certificati internazionali che ne comprovassero la provenienza e lo stato di salute, oltre a volare dall'Asia al Canada con un aereo speciale modificato appositamente per ospitarlo insieme al suo team fino alla città di Churchill, nella regione del Manitoba.

Una volta arrivato in Canada, Pezoo ha trascorso un mese di quarantena, durante il quale si è ambientato nel nuovo territorio ed è stato monitorato da medici specializzati, nel ranch di Mark Dumas, il trainer di animali più esperto del mondo. Affinché i due protagonisti del film potessero lavorare al meglio insieme, Mark ha fatto in modo che Dakota Goyo (l’attore che interpreta Luke nel film) e Pezoo si conoscessero molto bene. Il ragazzo e l'orso hanno passato moltissimo tempo insieme giocando e familiarizzando.

(da https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mio_amico_Nanuk)

Spunti

1. Dalla sinossi:
   … Per fortuna Muktuk, che l’ha seguito, lo trova e lo porta ad un accampamento di balenieri inuit, portando con sé anche il piccolo orso…
   Che cosa significa la parola inuit?
2. Che cosa sai dire del Circolo Polare Artico?
3. Sai spiegare perché un’orsa con il suo piccolo si avvicinano così tanto ad una zona abitata?
4. Succede anche da noi che degli animali selvatici si muovano liberamente in zone dove vive l’uomo, particolarmente di notte? Di quali animali si tratta?