Sinossi

Sriluk è un piccolo ebreo polacco che riesce a sfuggire allo sterminio compiuto dai nazisti nel ghetto di Varsavia. I suoi genitori sono stati uccisi, i suoi fratelli sono dispersi e lui stesso è ricercato dai soldati tedeschi in quanto ebreo. Si nasconde nella foresta, dove deve affrontare il freddo, la fame, la solitudine e la paura di essere catturato dai nazisti. Riesce però a sopravvivere lavorando come aiutante presso qualche famiglia di contadini, ma è costretto a spostarsi continuamente e a nascondere la propria identità per non rivelare la sua appartenenza al popolo ebraico. Il piccolo Sriluk cambia il suo nome in “Jurek” e per circa tre anni, fino alla fine della guerra, sopravvive riuscendo a superare prove terribili. 

Indicazioni per il docente 

Il film del regista tedesco Pepe Landquart è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo “Corri ragazzo corri”, dello scrittore Uri Orlev, che nel suo libro ha narrato una storia veramente accaduta durante la seconda guerra mondiale. Che si tratti di una testimonianza appare poi in tutta evidenza nelle scene finali del film, quando il protagonista stesso, a sessant’anni di distanza, intervistato dal regista, si presenta e conferma che quella narrata nel film e nel libro è veramente la storia della sua infanzia in Polonia, durante il regime nazista.

Date queste premesse, è molto importante che gli allievi siano messi in grado di contestualizzare i fatti, per non scambiare questa tragica testimonianza per un cruento racconto d’avventura e correre il rischio di banalizzare la barbarie nazista.

Qui di seguito sono dunque elencate alcune domande che possono essere utilizzate come traccia di lavoro per gli allievi di terza o di quarta media, che non hanno ancora studiato il capitolo sul nazismo, allo scopo di ottenere alcune sintetiche informazioni utili alla comprensione del film. La ricerca può essere facilmente svolta con Wikipedia oppure con gli strumenti che il docente ritiene opportuni. È consigliabile lavorare sull’argomento prima di vedere il film.

Spunti didattici: 1 - Contestualizzare 

1. La tragedia del protagonista bambino ha inizio nella primavera del 1942, nel ghetto di Varsavia (Polonia). Cerca le informazioni necessarie per capire:
   • che cosa era il ghetto di Varsavia
   • chi l’aveva voluto
   • a che cosa serviva
   • che cosa era successo nel Ghetto di Varsavia, nel 1942
2. Perché il popolo ebreo è stato perseguitato da Hitler e dai suoi seguaci con tanto accanimento?
3. Quale è stato il ruolo dell’Armata Rossa, entrata a Varsavia nell’inverno del 1945?
4. Che cosa è la “circoncisione” e perché gli ebrei la praticano?

Per capire meglio la situazione del popolo ebreo, leggi la lettera scritta da Himmler (comandante delle forze di sicurezza tedesche) a proposito della distruzione del Ghetto di Varsavia.

« Per motivi di sicurezza ordino che il ghetto di Varsavia sia smantellato, dopo aver trasferito all'esterno il campo di concentramento e avere in precedenza utilizzato tutte le parti della case e i materiali di qualsiasi tipo che possono comunque servire. La demolizione del ghetto e lo spostamento del campo di concentramento sono necessari, perché altrimenti non porteremo mai la calma in Varsavia e, permanendo il ghetto, non si potrà estirpare la delinquenza. Per la demolizione del ghetto dev'essermi presentato un piano generale. In ogni caso si deve fare in modo che l'area d'abitazione finora esistente per 500.000 sottouomini e mai adatta per dei tedeschi, scompaia dalla superficie della terra e che la metropoli di Varsavia, che è sempre un pericoloso focolaio di disgregazione e di sommossa, venga ridotta. f.to Himmler »

(Lettera di Heinrich Himmler il 16 febbraio 1943 al comandante in capo delle SS e della polizia Est. SS-Obergruppenfuhrer Kruger. Cracovia.) (Tratto da Wikipedia)

Spunti didattici: 2 - domande di comprensione

1. Il padre di Jurek, pochi istanti prima di offrirsi come bersaglio ai soldati tedeschi per permettere a suo figlio di fuggire, gli dice: “Devi sopravvivere, è un ordine! Scordati il tuo nome, cancellalo dalla memoria, dimentica me e la mamma, ma non dimenticare mai che sei ebreo”.
   In che modo queste parole, dette in un momento estremo dal padre, hanno poi influito sulla vita e sulle scelte compiute da Jurek nei tre anni successivi, passati nella clandestinità?
2. Jurek ha vissuto in diverse famiglie. Quali ti hanno favorevolmente impressionato e perché?
3. La donna sola che ha accolto Jurek per Natale aveva due figli adulti che vivevano con le bande partigiane, nascosti nella foresta. La donna stessa era malvista dai nazisti perché ostile alla dittatura di Hitler. Spiega quale era il ruolo dei partigiani e perché anche loro, che non erano ebrei, erano perseguitati dal regime nazista.
4. Hai riconosciuto il giovane uomo che ha avvicinato Jurek nella foresta e l’ha consolato per la morte del suo cane?
5. Cerca sul dizionario il significato di “rappresaglia”.  L’incendio della casa nella cui cantina si era rifugiato Jurek e poi di tutto il villaggio, può essere considerato un atto di rappresaglia? Perché?
6. Per quale ragione il giovane medico si rifiuta di operare il braccio di Jurek che potrebbe ancora essere salvato? Invece, il medico anziano, lo opera e gli salva la vita, ma purtroppo non può salvare il braccio. I due medici vivono sotto la stessa dittatura. Come spieghi allora la differenza nel loro comportamento?
7. Che cosa è un “delatore”? Ci sono almeno due delatori, in questo film, che influiscono pesantemente sulla vita di Jurek. Chi sono? Che cosa fanno? A che scopo?
8. Parla delle tue impressioni sulla scelta finale compiuta da Jurek – Sriluk, alla fine del film, quando sceglie la strada di destra, che lo porterà all’orfanotrofio insieme agli altri orfani ebrei, rinunciando alla sua nuova famiglia.
9. Nelle scene finali, Moshé strappa la medaglietta dal collo di Jurek e la getta nell’erba dicendo: “queste sono cose che non hanno senso per noi”. Che cosa pensi di questo gesto, in generale?

Spunti didattici: 3 - intreccio e fabula

Nel film che hai visto, il regista racconta i fatti senza rispettare l’ordine cronologico secondo il quale sono realmente avvenuti. Si parla, in questo caso, di INTRECCIO.  Ma ogni vicenda ha un ordine cronologico secondo il quale i fatti sono avvenuti, anche se spesso questo non appare. L’ordine cronologico di una storia si chiama FABULA.

Le frasi che seguono ricostruiscono la parte iniziale dell’intreccio. Usando le informazioni date, prova a ricostruire sinteticamente la fabula. È facile se scopri quale, fra gli eventi indicati, è successo per primo, in ordine di tempo.

• All’inizio del film vediamo il piccolo Jurek che dorme in un fossato, riparato solo da alcuni rami. Sta nevicando.
• Poi Jurek si incammina verso una fattoria, ruba la giacca di un contadino e fugge.
• Si ferma per riprendere fiato. Ripensa all’ultimo incontro con suo padre, alle sue ultime parole e alla loro separazione.
• Jurek riprende il cammino e marcia per ore nella neve finché stremato si accascia sulla soglia di una casa e perde conoscenza.
• Una donna apre la porta e lo vede.
• Probabilmente Jurek sviene, perché lo schermo si fa tutto nero.
• Nel torpore che lo assale, il ragazzo rivive l’estate precedente, quella del 1942. Rivede sé stesso mentre cammina fra l’erba alta di un campo e incontra un gruppo di ragazzi ebrei, fuggiaschi come lui, con cui vive per qualche tempo, finché un giorno il gruppo si disperde per sfuggire ai soldati tedeschi.
• Poi Jurek apre gli occhi e si rende conto di essere in casa della donna, protetto e al caldo.

Approfondimenti

• Il film di cui ci stiamo occupando mette in luce anche la complessa storia della fondazione dello Stato di Israele e dei successivi sanguinosi scontri fra israeliani e palestinesi. A proposito della volontà degli ebrei di avere una Patria, ricordiamo le parole del funzionario dell’orfanotrofio, Moshé, che convince il piccolo Jurek a seguirlo perché, dice, “Il popolo ebraico ha bisogno di quelli come te, i figli di Israele, i nostri fratelli.  I bambini dispersi sono la nostra fortuna. Noi vogliamo mostrarti la strada giusta per il nostro popolo perseguitato”.
• Gli avvenimenti del Ghetto di Varsavia sono magistralmente raccontati nel film “Il pianista”, diretto da Roman Polanski (2002).
• Il famoso film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin, girato a New York nel 1940, rimane ancora una fra le insuperabili parodie del nazismo.
• Il romanzo da cui è stato tratto il film che hai visto è stato pubblicato da Salani nel 2002. Ecco qui la copertina:
• Le pagine seguenti sono state tratte dal romanzo di Orlev e vi si narra la disgrazia toccata al cane Azor, compagno e amico di Jurek.